lunedì 23 novembre 2009

L'acqua è pubblica

Il parlamento ha approvato una assurda legge che rende privata l'acqua del rubinetto: in sintesi, la legge sancisce che le società di gestione dell'acqua non possano avere più del 30% di capitale pubblico.
Tutto questo in nome dell'efficienza, della fissazione esasperata di introdurre logiche aziendalistiche tout-court nella gestione della cosa pubblica. Ma a chi ragiona in questo modo gretto ed ottuso, sfugge un concetto fondamentale, ovvero che l'acqua, come l'aria che respiriamo, come l'ambiente in cui viviamo, è patrimonio di tutti, è un diritto naturale dell'uomo. Non può essere costretta entro logiche di business.
Purtroppo l'italiano medio ha già assunto da alcuni anni un rapporto distorto con la risorsa "acqua": gli italiani sono infatti i primi consumatori di acqua minerale non solo in Europa ma in tutto il mondo. Il consumo medio pro capite, che nel 1988 era di 80 litri, nel 2003 si è più che raddoppiato passando a 182 litri, con un incremento pari al 115%. Da notare che nel resto dell’Europa occidentale si è passati da 50,2 litri, sempre nel 1988, ai 103 litri del 2002 con un incremento del 106%. (fonte Beverfood). Questo consumo esagerato di acqua minerale è nella maggior parte dei casi privo di senso, giacché la stragrande maggioranza delle acque di rubinetto è perfettamente potabile, e spesso di qualità superiore alla media delle acque minerali in commercio. A difesa dell'italiano medio, possiamo dire che esistono in effetti alcune situazioni locali dove l'acqua di rubinetto risulta imbevibile, o addirittura assente (!); un'altro motivo di tale comportamento è rappresentato dal bombardamento mediatico/pubblicitario che lentamente induce l'adozione acritica di modelli di consumo ritenuti "vincenti" da parte dei cittadini, ivi compresa la bottiglia d'acqua (e di plastica) sul tavolo.
Ma se andiamo al sodo della questione, cosa ci aspettiamo da chi gestisce l'acqua pubblica? Qual'è l'interesse del cittadino di fronte alla vicenda? E' forse che venga sviluppato un business, che venga distribuito un utile a degli azionisti? No, l'interesse del cittadino è di avere a disposizione acqua potabile a costi ragionevoli. Chi fa dell'acqua un business antepone la creazione di un utile alle esigenze dei cittadini, e conseguentemente deve andare a fare profitti ad ogni costo, alzare la quotazione delle azioni, mantenere le tubature rotte per evitare di fare riparazioni costose, alzare il prezzo dell’acqua per garantire gli utili agli azionisti. E' la stessa logica perversa della gestione aziendalistica del ciclo dei rifiuti, dove le aziende energetiche che gestiscono un termovalorizzatore NON HANNO INTERESSE al fatto che la raccolta differenziata prenda piede, perchè questo gli ruba combustibile prezioso !!! (poco importa se poi si producono le diossine, l'importante è fare utile). Idem per certe degenerazioni della sanità privata convenzionata (caso Santa Rita, dove dall'inchiesta pare emergere che si utilizzassero chiodi chirurgici infetti in operazioni di ortopedia su persone anziane per recuperare il costo del chiodo stesso, erroneamente reso non sterile in precedenza da un operatore della clinica).
Insomma, esistono alcuni ambiti in cui la logica del profitto non è applicabile. Innanzitutto perchè non è morale, e svia l'azione dai giusti obiettivi. Quasi sempre poi si rivela anche economicamente non conveniente per il cittadino: dove c’è stata una gestione privata dell'acqua c’è sempre stato un aumento del prezzo. Alla faccia dell'efficienza!

sabato 21 novembre 2009

Consiglio Comunale on-line

Come promesso durante la campagna elettorale, stiamo portando avanti la proposta di trasmettere on-line tutti i Consigli Comunali di Paderno Dugnano.

Questo progetto faceva parte anche del programma del Sindaco Alparone ma, nonostante la sua giunta si sia insediata a Giugno e si siano tenute gia' cinque assemblee consiliari, ad oggi non e' ancora comparsa nessuna webcam!

Per sottoporre nuovamente al signor Sindaco questa problematica, il nostro consigliere, Maurizio Cerioni, ha presentato un'interpellanza durante l'ultimo consiglio comunale del 19 novembre, nella quale si chiedeva se c'era la reale intenzione di trasmettere on-line le sedute e quando si sarebbe provedduto in tal senso.

Nella sua risposta il signor Sindaco ha confermato l'intenzione di intraprendere uno studio di fattibilita' per la realizzazione di questo progetto, ma non ha specificato le tempistiche.

Non ritenendoci soddisfatti di questa risposta, abbiamo replicato chiedendo maggior chiarezza sulla tempistica di realizzazione di un progetto che, non solo comporta bassissimi oneri, ma non richiede strutture o personale altamente specializzato.

A questa seconda richiesta il signor Sindaco ha risposto invitandoci a presentare noi stessi un progetto, con relativo preventivo, cosa che faremo al piu' presto!

giovedì 5 novembre 2009

Comunicato Congiunto delle forze di Centro-Sinistra ed Ambientaliste per l’interramento della Rho-Monza.

Le forze politiche, PD, Rifondazione Comunista, PdCI, IdV, Verdi, Sinistra e Libertà e Socialisti, si sono incontrate con l’obiettivo di intraprendere iniziative unitarie sulle emergenze e sulle necessità del territorio padernese e dei suoi cittadini, ciò anche al fine di costruire una alternativa all’attuale maggioranza che governa la città.

Nel riaffermare le scelte fatte dalla precedente Amministrazione a favore dell’interramento continueranno in questa direzione per il bene della città. Pertanto la convocazione del tavolo tecnico presso la Provincia, previsto per il 13 novembre, non può essere solo una scadenza burocratica ma deve diventare un punto di svolta per la revisione del progetto preliminare non approvato volutamente dalla precedente amministrazione.

Solo così si potrà evitare lo scempio del territorio, che nel progetto originario prevede l'affiancamento alla Milano-Meda, realizzando ben 14 corsie autostradali proprio in Paderno Dugnano, l'INTERRAMENTO consentirà, oltre ad un ridotto impatto ambientale (anche visivo), di limitare i rischi per la salute fortemente colpita da un passaggio che si prevede di oltre 200.000 veicoli al giorno.

Ribadendo la bontà ed il sostegno delle scelte e delle decisioni prese dalla precedente giunta composta dagli stessi Partiti Politici, oggi in maniera organica ed unitaria si sosterranno tutte le iniziative già presenti sul territorio, dando un ulteriore impulso sia nelle sedi Istituzionali (Comune e Provincia) che nel dialogo diretto coi cittadini di tutta Paderno Dugnano alla ricerca della più ampia partecipazione per il raggiungimento dell'unico fondamentale obiettivo: l'INTERRAMENTO della Rho-Monza.

Partito Democratico

Rifondazione Comunista e Partito dei Comunisti Italiani

Italia dei Valori

Verdi

Sinistra e Libertà

Partito Socialista