venerdì 10 aprile 2009

Rho-Monza e viabilità

Vorrei rispondere ad alcuni commenti riguardanti il post sulla Rho-Monza.
L’ampliamento di questa strada e della superstrada Milano-Meda fanno parte di un progetto più ampio a livello regionale, volto a rimodernare il sistema viario da e per Milano.

E’ innegabile infatti che la situazione attuale risulti critica per gli spostamenti pendolari, con traffico ed ingorghi giornalieri.
A nostro parere le soluzioni a questo problema sono molteplici e vanno tutte portate avanti contemporaneamente.
Riqualificare la Rho-Monza può sicuramente agevolare la viabilità, evitando il formarsi del traffico e l’inquinamento che ne consegue. Questo progetto potrà essere considerato come un beneficio per la popolazione solo se studiato correttamente, tenendo cioè conto del suo impatto ambientale. A questo scopo l’amministrazione comunale ha chiesto una revisione del progetto, che tenga conto delle richieste dei padernesi e che, considerando la particolare densità abitativa della zona, preveda l’interramento come unica soluzione.

Crediamo inoltre che il potenziamento dei collegamenti viari non possa essere l’unico modo per risolvere il problema del traffico pendolare.
Bisogna investire su progetti a lungo termine che disincentivino l’utilizzo dei mezzi privati a favore dei mezzi pubblici.
La prima tappa di questo percorso deve essere il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici, con la progettazione di una rete più capillare e non solo in direzione Milano.
A questo scopo il nostro obiettivo è quello di continuare la collaborazione coi Comuni limitrofi (in particolare i 7 Comuni del Patto del Nord Milano) per far si che non solo si sviluppi una rete di collegamenti, ma anche che il servizio pubblico sia più accessibile, integrandolo con parcheggi (auto e bici) e piste ciclabili.

Per far si che l’utilizzo delle auto private diminuisca, è necessario inoltre coltivare una cultura che vada in questo senso, promuovendo ed incentivando iniziative come il pedibus (gruppi di mamme che portano i bimbi a scuola a piedi) o il car sharing (con obbligo del mobility manager per le grandi aziende).
A nostro parere solo una realizzazione combinata di tutti questi progetti potrà portare ad un reale miglioramento della viabilità.

1 commento:

  1. capisco che il ponte, o quello che sarà, sia una parte di qualcosa di più grande e che quindi - anche se secondo me sono soldi buttati - non si possa semplicemente dire di no... quello che non mi convince è innanzitutto il "contemporaneamente" e poi il fatto che sembra quasi che un ponte o e il potenziamento dei mezzi pubblici siano allo stesso livello in quanto a risultati attesi, mentre non è così: uno se tutto va bene può essere una pezza e l'altro è una delle soluzioni più probabili

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