mercoledì 8 luglio 2009

Lettera aperta al nuovo Sindaco di Paderno Dugnano

Egregio Signor Sindaco,

Le scrivo questa lettera aperta dopo aver assistito, un paio di settimane fa, al primo Consiglio Comunale dopo le elezioni.
Nella recente campagna elettorale ho sostenuto convintamente, anche candidandomi in prima persona nella lista dell'Italia dei Valori, il sindaco uscente Massetti. L'ho fatto perchè, essendomi trasferito a Paderno Dugnano nel 2003, ho potuto vedere e toccare con mano l'impegno e la serietà dell'amministrazione Massetti nel gestire la cosa pubblica, che a mio parere è riuscita nel difficile intento di abbinare rigore amministrativo ad un'offerta di servizi e di investimenti pubblici ricca e diversificata, pur nei limiti dei vincoli di bilancio. Oggi abbiamo un Comune meno indebitato (laddove altre esperienze amministrative - leggasi Catania ad esempio, o Milano, entrambe amministrate dal centrodestra - hanno inanellato clamorosi buchi di bilancio ed investimenti finanziari - swap, derivati - quantomeno avventati e potenzialmente devastanti per il futuro delle comunità amministrate), un patrimonio immobiliare che è sensibilmente cresciuto di valore, più verde (gestito con una migliore manutenzione), più strutture per i cittadini (tra cui una biblioteca di rango adeguato ad una grande città quale Paderno Dugnano è), un'offerta di servizi sociali di prim'ordine.
Giunti a scadenza del mandato, ho sentito il dovere di impegnarmi in prima persona, nel mio piccolo, per far sì che un'eseperienza del genere non finisse travolta da un vento nazionale che spira insistentemente verso destra, anche - se non in gran parte - per manifesta incapacità del campo avverso ad organizzare una proposta politica credibile, sensata ed allettante.
Ma a Paderno Dugnano la proposta politica il centrosinistra ce l'aveva, tangibile, sotto gli occhi di tutti.
I risultati dimostrano che ha prevalso la voglia di cambiare, ad ogni costo, "a prescindere". Io credo sia avvenuto anche grazie ad un nome che nel simbolo del PDL a Paderno campeggiava con ben maggiore evidenza di quello del candidato sindaco stesso, e che - volenti o nolenti - ormai da 15 anni ci obbliga sempre a considerare ogni competizione elettorale come un nuovo plebiscito a favore o contro il nome in questione, a prescindere dal fatto che in realtà si tratta - come in questo caso - di decidere chi ci amministrerà (e come) a livello locale.
Ha vinto Lei, signor Sindaco, sulla scia di una campagna elettorale tutta incentrata sul tema del "cambiare" (la città era piena dei Suoi manifesti che accennavano, con grafica efficace, al concetto di "voltare pagina"). Da cittadino padernese, Le auguro di esercitare il Suo mandato al meglio, e di poter realizzare quanto di meglio possibile per i nostri concittadini.
Però.... mi permetta di esplicitarLe alcuni "però".
1. Non mi sono piaciuti certi toni da "guerra di liberazione" tenuti durante la campagna elettorale, ed anche dopo il suo termine. A sentire certi discorsi, a volte, sembrava infatti che Paderno Dugnano fosse retta da un regime dispotico ed illiberale, da abbattere con la forza. Non c'era invece nessun Saddam Hussein né tantomeno nessun eroe liberatore della patria, ma semplicemente due piattaforme politico-amministrative differenti. Ed una delle due ha vinto, per poche centinaia di voti. Tutto qui.
2. Un ruolo importante in campagna elettorale lo ha sicuramente giocato la Sua propensione ai rapporti personali. E' piaciuta l'idea di un Sindaco vicino ai cittadini, che esercita la sua presenza anche e soprattutto negli ambiti extra-istituzionali, che stringe mani, saluta tutti. Tutte doti apprezzabili, e rispetto alle quali anche il centrosinistra forse farebbe meglio a prestare più attenzione, perché è vero che a volte anche la forma è sostanza. Mi permetta però di suggerirLe che questo ora non basterà più: si è voltato pagina, d'accordo, ma ora la pagina bianca bisogna riempirla di azioni concrete e a tal proposito il programma da Lei esposto in Consiglio Comunale mi pare più una elencazione in ordine sparso di buoni propositi, peraltro spesso condivisibili e difatti già in larga parte realizzati o programmati dalla precedente Amministrazione, che non un robusto programma di discontinuità. In cosa si dovrebbe intravvedere il famoso "voltar pagina"? Quale la grossa differenza della giunta Alparone rispetto a quella Massetti? Dopo averLa ascoltata attentamente esporre le linee programmatiche, confesso di non averlo capito. Riducendo il tutto all'osso, mi pare che le novità siano le ronde e più risorse agli oratori. Sono io che non ho capito o invece il grande voltar pagina si ridurrà infine solo a questo?
3. Il primo Consiglio Comunale avrebbe dovuto svolgersi in piazza. Lei ha più volte esternato la sua volontà di trasformare il primo atto amministrativo in una festa di tutti i cittadini. Nessuno ovviamente Le vieta di festeggiare la Sua elezione, come credo abbia già avuto modo di fare più e più volte, anche in contesti pubblici, dopo il 7 giugno, tuttavia credo vada rimarcato come il ricoprire un incarico pubblico significhi in primo luogo rispetto per i luoghi ove la vita pubblica si svolge, con tutto il carico di "serietà" che lo svolgerli impone. L'aula consiliare è aperta al pubblico e qualunque cittadino può presenziare alle sedute. E' la democrazia. Questo non significa tuttavia che il Consiglio Comunale debba tramutarsi in una festa.
4. Ho apprezzato l'iniziativa di filmare il Consiglio Comunale, si trattava infatti di una delle proposte della nostra lista. Tuttavia, a due settimane di distanza dall'evento, mi sfugge una cosa... dov'è il filmato? Sul sito del Comune non sono riuscito a trovarlo. In un'epoca contraddistinta dal social networking e dall'instant messaging, e in un'ottica di cambiamento e innovazione, mi sarei aspettato di vederlo online il giorno dopo!

E' tutto, per ora.
Di nuovo, sentitamente, buon lavoro!

Paolo Dosso

P.S.: Ho ricevuto la prima Calderina della Sua nuova Amministrazione, complimenti! L'innovazione è evidente e sostanziale, difatti al rosso dei titoli avete sostituito il blu... Poi tutto il numero prosegue con tabelle e foto dei neoeletti... Qua e là si citano oratori e parrocchie, parrocchie e oratori (abbiamo capito quale sarà il leit-motiv della nuova amministrazione...). Il numero di agosto che tema avrà: una carrellata delle foto delle vacanze?

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